martedì 18 agosto 2009

IL PADRONE E L'OPERAIO( I,1975)
DI STENO
Con RENATO POZZETTO,TEO TEOCOLI, Francesca Romana Coluzzi,Loris Zanchi.
COMMEDIA
Lo schema e il film stesso,raccontato per sommi capi,possono ricordare da vicinissimo i contemporanei fumetti a luci rosse denominati "Il montatore"(sicuramente ispirato al personaggio di Teocoli), "Lando" e compagnia allupata varia:c'è un industrialotto che vive nevroticamente tutto,andando in bianco regolarmente con moglie e amante mantenuta,che si mette in testa di competere con uno dei suoi dipendenti che al contrario ha una vita sessuale frenetica e un successo senza freni con le donne(anche perchè prova con tutte,per la legge dei grandi numeri...). Gran successo di pubblico, ed oggi comunque non annesso a priori nelle file più becere del cinema brillante-erotico italico degli anni Settanta, "Il padrone e l'operaio" porta comunque la firma di Steno, che almeno come si teneva insieme un copione lo sapeva,le scene erano girate con un minimo di criterio cinematografico,e non sempre, ma ha azzeccato delle commedie divertenti. Questo è semmai abbastanza prolisso,perchè fin dall'inizio si capisce dove andrà a parare,con una soluzione alla conclusione che vede una specie di indirizzo utopico per lo snervato Pozzetto,qui biondocrinito e non ancora XXXL:Teocoli, alla prima grossa occasione,e forse all'unico vero successo personale al cinema, gli regge la parte alternando il ruolo di spalla a quello di comico,con qualche momento di stanchezza,ma tuttavia la pellicola si lascia vedere,se non si parla di messaggi sociali sottintesi.Che regolarmente vanno a farsi benedire,siamo pur sempre in casa Vanzina.

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